Thursday, January 13, 2005

Magic moments

Pochi si rendono conto della fortuna che abbiamo. Tutto l'autobus si lamenta dell'inquinamento, dell'Euro, della disoccupazione. Eppure negli ultimi anni abbiamo avuto un 9 settembre 1999, un 20 febbraio 2002 ed un 20 aprile 2004. E tra poco ci aspetta un 20 maggio 2005. Datas et circenses

Pocos se dan cuenta de la suerte que tenemos. Todos el autobús quejándose de la pollución, del Euro, del paro. Pero en los ultimos años hemos tenido a un 9 septiembre 1999, a un 20 febrero 2002, a un 20 abril 2004 y pronto vamos a tener a un 20 mayo 2005. Datas et circenses

Few realise how lucky we are. All the bus complaining about pollution, about the Euro, about unemployment. Yet during the last years we experienced a 9th September 1999, a 20th February 2002 and a 20th April 2004. And soon we'll see 20th May 2005. Datas et circenses



lunedì, dicembre 27, 2004

Natale
Gli italiani si sentono più buoni, i francesi più coupons, gli inglesi più vouchers.
(Courtesy of PDB)


lunedì, dicembre 20, 2004

Cosa fa Tore Andre Flo quando la squadra avversaria attacca?
Torna a dare panforte ai compagni


p.s. aiuto per digiuni di calcio: Tore Andre Flo gioca nel Siena


giovedì, dicembre 16, 2004

Licenziate i fachiri
Sollevati dall'incarico!


mercoledì, dicembre 08, 2004

Resistere al fondamentalismo islamico
No pasdaràn!


martedì, novembre 30, 2004

Variationes Georgii Cluneorum

Sciopero delle ostetriche

No aumento, no parti


La sociologie dans le bar sport I

Simboli del postpostmoderno

Le occhiaie. Personalmente prima non le notavo, ma ora compaiono ovunque. I visi scavati, il colorito ceruleo, l'urlo di Munch alla stazione di Missori. Dormamus igitur. Nunc est dormendum. Veni vidi dormii. Lectus iactus est. Quousque tandem vita postpostmoderna abutere somno nostro?


venerdì, novembre 26, 2004


Ieri sera ero in ufficio. Poi c'è stato il terremoto. Il cielo si è oscurato e la stanza non aveva più pareti ma alberi, alberi infiniti e il soffitto no, non esisteva più e sono rimasto abbandonato come se non ci fosse più, niente più niente al mondo. Poi mi sono risvegliato dalla realtà e mi sono visto sommerso dai detriti. "Dalle macerie emergevano solo l'indice destro del povero giovine, proteso per l'ultima volta verso il tasto Enter, e un bordo di pizza al taglio". Ci sono andato vicino ma mai morire così. Lavorando. Piuttosto mi ammazzo. Meglio dilaniato da un fulmine inviato dalla divinità o con i peli del culo a batuffoli. Soffocato dall'ultimo bocconcino di stufato o come grandi soldati con i peli del culo bruciati. Rapito dagli alieni o per autocombustione. Ma la fantasia dei creatori non si esaurirà proprio all'ultima pagina.


domenica, novembre 21, 2004


Sentita da un amico in stato di ebrezza (per chi lo conoscesse, una persona che ritiene di sapere distinguere ad occhi bendati tra Coca in lattina da 33, bottiglietta da 25 e da 1,5 L ed altre variazioni)

Non vado mai a votare. Ho da fare.


giovedì, novembre 18, 2004


Mais il y a peu de chances qu'on
détrône le Roi des Neo-cons



martedì, novembre 16, 2004


Il Governo si impegna: "Poliziotto di quartiere e più sicurezza"
Viva l'agente, lo trovi ovunque vai


venerdì, ottobre 22, 2004


Sordidi ricordi
Memorie di Vespasiano


martedì, ottobre 19, 2004


I LIBRI CHE DEVO ANCORA SCRIVERE Parte I
La bestemmia (vista dal lato del porco)


venerdì, ottobre 15, 2004


Beati coloro il cui genetliaco coincide con il passaggio repentino dal caldo al freddo e alle piogge. Après moi, le déluge.


Primo teorema a Marco Pannella

CI μ RL ovvero La circolazione delle idee è direttamente proporzionale ai radicali liberi


giovedì, ottobre 14, 2004


Carta rubata all'agricoltura

Ho deciso di andare in edicola e comprare Libero. L'ho letto con una certa attenzione ed è poi rimasto sulla mia scrivania per una giornata. Stasera ho deciso di mettere a posta la mia scrivania. Che sollievo lasciarlo cadere nella spazzatura, insieme a ben più meritevoli bottigliette vuote e carte varie.
Morale della giornata: Non condivido il tuo pensiero ma farò (forse) (quasi) tutto ciò che posso per difendere la tuà libertà di esprimerlo.


martedì, ottobre 05, 2004


Problemi di noi giovani I

Se il vaticano avesse tentato la conquista dello spazio, come avrebbe chiamato la cagnetta per gli esperimenti? Clericale?


mercoledì, settembre 15, 2004


Quanto segue mi è stato mostrato ieri sera da un amico - che qui ringrazio. Effettivamente conviene sempre, di volta in volta, fermarsi. E chiedersi cosa ci faccio qua? Dedicato a tutti coloro che si perdono nella compilazione e non sanno usare il copia e incolla.

Scrivere il curriculum vitae

Cos’è necessario?

E’ necessario scrivere una domanda,

e alla domanda allegare il curriculum.

A prescindere da quanto si è vissuto

Il curriculum dovrebbe essere breve.

E’ d’obbligo concisione e selezione dei fatti.

Cambiare paesaggi in indirizzi

E ricordi incerti in date fisse.

Di tutti gli amori basta quello coniugale,

e dei bambini solo quelli nati.

Conta di più chi ti conosce di chi conosci tu.

I viaggi solo se all’estero.

L’appartenenza a un che,

ma senza un perché.

Onorificenze senza motivazione.

Scrivi come se non parlassi mai con te stesso

E ti evitassi.

Sorvola su,

cani gatti e uccelli,

cianfrusaglie del passato,

amici e sogni.

Meglio il prezzo che il valore

E il titolo che il contenuto.

Meglio il numero di scarpa,

che non dove va

colui per cui ti scambiano.

Aggiungi una foto con l’orecchio scoperto.

E’ la sua forma che conta, non cio’ che sente.

Cosa si sente?Il fragore delle macchine che triturano la carta.


Wislawa Szymborska - Nobel per la Letteratura 1996


martedì, luglio 13, 2004


Tragedia della gelosia tra coppia di turisti
Strage all'Otello della Gioventù.


martedì, giugno 29, 2004


Le prime note e già qualche ciccione con la bandiera dipinta sulla guancia si mette la mano sul cuore. Ogni mondiale che passa è sempre peggio. Prima erano solo i messicani a intonare impettiti Mexicanos al grito de guerra, con un palmo della mano inclinato come le guardie imperiali di Guerre Stellari. I baffetti neri della maggioranza dei giocatori rendevano la scena meno minacciosa e quasi familiare. Ma adesso proprio tutti, i lettoni piuttosto che i lituani, i cechi piuttosto che i romeni, devono impettirsi, mostrarsi invasati o commossi mentre lo stendardo patrio ondeggia in primo piano. La telecamera si sofferma sui visi dei calciatori, si muove lenta, dal basso verso l'alto, per fare sì che anche un Rui Barros o Giresse qualsiasi sembri un corazziere. Nel frattempo il ciccione di cui sopra si è già sciolto in lacrime e il ketchup del biusterl gli cola sulla maglietta. Ketchup et circenses.